Le forme di protezione in Italia
Le forme di protezione in Italia
PROTEZIONE TEMPORANEA
La “protezione temporanea” è una procedura di carattere eccezionale per garantire una tutela immediata e temporanea alle persone sfollate provenienti da Paesi non appartenenti all’Unione europea che non possono rientrare nel loro Paese d’origine. II 4 marzo 2022 il Consiglio dell’UE ha deciso di attivarla per le persone in fuga dal conflitto ucraino.
Chi può chiederla?
- apolidi e cittadini di Paesi extra-UE (e loro familiari) che beneficiavano di protezione internazionale o nazionale equivalente in Ucraina prima del 24 febbraio 2022;
- apolidi e cittadini di Paesi extra-UE che soggiornavano in Ucraina prima del 24 febbraio 2022, con un permesso di soggiorno permanente rilasciato dal governo ucraino, e che non possono fare ritorno al loro Paese in condizioni stabili e sicure.
PROTEZIONE SPECIALE
La protezione speciale viene riconosciuta quando una persona non può essere allontanata dal territorio italiano perché sarebbe violato un suo diritto fondamentale. I diritti fondamentali che vengono considerati sono: protezione dalla persecuzione e divieto di essere rimandati in un Paese dove c’è il rischio di subirla; protezione dalla tortura o dai trattamenti inumani o degradanti e divieto di essere rimandati verso un paese dove si rischia di subirla; diritto al rispetto della vita privata e familiare (in questo caso le autorità italiane considerano, per esempio, quali legami ha la persona in Italia: da quanto tempo vive in Italia? Ha famiglia in Italia? Svolge un’attività lavorativa? Ecc.)
Chi può chiederla?
Qualunque apolide e cittadino di Paesi extra-UE presente sul territorio nazionale, a prescindere da quando sia entrato e dal fatto di avere, o meno, un qualsiasi permesso di soggiorno (dunque che si trovi in posizione regolare, irregolare, ecc.).
PROTEZIONE INTERNAZIONALE
In caso di domanda di protezione internazionale, potrebbero essere riconosciute, alternativamente, o una forma di protezione internazionale propriamente detta (Status di rifugiato o protezione sussidiaria), o la protezione speciale:
- status di rifugiato: in caso di fondato timore di persecuzione per motivi di razza, religione, cittadinanza, appartenenza a un gruppo sociale o opinioni politiche
- protezione sussidiaria: chi e a rischio di condanna a morte, tortura, o minaccia alia vita in caso di guerra interna o internazionale nel Paese di origine
- protezione speciale
Chi può chiederla?
Qualunque apolide e cittadino di Paesi extra-UE presente sul territorio nazionale, a prescindere da quando sia entrato e a quale titolo sia presente (regolare, irregolare, ecc.).
Cosa devi fare?
Protezione temporanea
Devi presentare domanda direttamente in Questura, prendi appuntamento il prima possibile. Quando registrerai la richiesta di protezione temporanea, ti verrà data una ricevuta, che include anche il tuo codice fiscale italiano, mentre dovrai attendere un po’ di tempo per il rilascio del permesso di soggiorno.
Protezione speciale
Puoi presentare domanda direttamente in Questura, che chiede parere alla Commissione territoriale (entro 30 gg). Per questo motivo e non essendo previsto un colloquio con la Commissione, e importante allegare alla domanda tutti i documenti utili alla valutazione secondo i parametri sopra esposti. A seguito del parere, la Questura rilascerà il permesso o comunicherà il parere negativo.
Protezione internazionale
Devi presentare domanda direttamente in Questura (durante questa fase sarà necessario andare in Questura due volte, la prima per dire che vuoi chiedere protezione internazionale, e la seconda volta per registrare la tua richiesta e compilare il modello C3). Seguirà un colloquio da parte della Commissione Territoriale, che deciderà per il riconoscimento di una delle forme di protezione o per il rigetto. Nel frattempo, ti verrà dato un permesso di soggiorno per richiesta asilo
Serve il passaporto?
Protezione temporanea
La autorità italiane possono chiederti il passaporto o un altro documento di identità del tuo paese di origine (in mancanza di documenti, occorre rivolgersi alle rappresentanze consolari dell’Ucraina in Italia). Alcune persone potrebbero non voler avere rapporti con le autorità del loro paese di origine e, quindi, chiedere un documento alle autorità consolari. In questo caso, si può sempre chiedere protezione internazionale. Prima di recarti presso le autorità consolari del tuo paese di origine, pensa bene se c’è qualche motivo per cui ti senti n pericolo e non vuoi che le autorità del tuo paese sappiano dove ti trovi oggi.
Protezione speciale
Ti potrebbe venire richiesto il Passaporto, o un altro documento di identità del tuo paese di origine. Alcune persone potrebbero non voler avere rapporti con le autorità del loro paese di origine e, quindi, chiedere un documento alle autorità consolari. In questo caso, si può sempre chiedere protezione internazionale. Prima dii recarti presso le autorità consolari del tuo paese di origine, pensa bene se c’è qualche motivo per cui ti senti in pericolo e non vuoi che le autorità del tuo paese sappiano dove ti trovi oggi
Protezione internazionale
Per fare domanda di protezione internazionale non serve il passaporto, né alcun altro documento di identità. Puoi presentare domanda e andare in Commissione territoriale senza documenti, e raccontare a voce tutta la tua storia e motivi per cui chiedi protezione in Italia.
Puoi chiedere al giudice un controllo sulla prima decisione negativa (ricorso)?
Protezione temporanea
Si. Il ricorso deve essere presentato con il supporto di un avvocato, ma se non hai risorse economiche sufficienti, hai diritto ad essere assistito gratuitamente da un avvocato.
Protezione speciale
Si. Il ricorso deve essere presentato con il supporto di un avvocato, ma se non hai risorse economiche sufficienti, hai diritto ad essere assistito gratuitamente da un avvocato
Protezione internazionale
Si. Il ricorso deve essere presentato con il supporto di un avvocato, ma se non hai risorse economiche sufficienti, hai diritto ad essere assistito gratuitamente da un avvocato. Fare ricorso contro la decisione di rigetto generalmente ti da il diritto a permanere in Italia fino alla decisione del Tribunale. In alcuni casi, invece, per rimanere in Italia il tuo avvocato deve fare una specifica richiesta al giudice che decide in proposito (per esempio se sei trattenuto in un Centro di Permanenza per il Rimpatrio oppure se la tua domanda e manifestamente infondata).
Quanto dura il permesso di soggiorno?
Protezione temporanea
1 anno (fino al 4 marzo 2023), prorogabile con decisione del Consiglio Europeo di 6 mesi + 6 mesi e, in via straordinaria, di 1 ulteriore anno su richiesta della Commissione Europea.
Protezione speciale
2 anni, rinnovabile
Protezione internazionale
Nel caso di riconoscimento dello status rifugiato, viene rilasciato un permesso di soggiorno della durata di 5 anni rinnovabile in automatico, ovvero senza una rivalutazione del caso. Nel caso di riconoscimento della protezione sussidiaria, viene rilasciato un permesso di soggiorno della durata di 5 anni, rinnovabile. Per la protezione speciale, vedi colonna a sinistra.
Che diritti hai?
Protezione temporanea
- Diritto allo studio (iscrizione presso la scuola più vicina al tuo domicilio, o presso l’Università prescelta, fin dalla presentazione della domanda;
- lavoro (fin dalla presentazione della domanda di protezione temporanea);
- iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale (fin dalla presentazione della domanda di protezione temporanea, che consente l’attribuzione del medico di base e/o del pediatra di libera scelta; occorre rivolgersi alla ASL territorialmente competente, sportello “scelta e revoca del medico”).
Protezione speciale
- Diritto allo studio (iscrizione presso la scuola più vicina al tuo domicilio, o presso l’Università prescelta);
- lavoro;
- iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale (occorre rivolgersi alla ASL territorialmente competente, sportello “scelta e revoca del medico”).
Protezione internazionale
- Diritto allo studio (iscrizione presso la scuola più vicina al tuo domicilio, o presso l’Università prescelta, fin dalla presentazione della domanda);
- lavoro (trascorsi 60 gg dalla presentazione della domanda di protezione internazionale);
- iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale (fin dalla presentazione della domanda di protezione internazionale, che consente l’attribuzione del medico di base e/o del pediatra di libera scelta; occorre rivolgersi alla ASL territorialmente competente, sportello “scelta e revoca del medico”);
- prestazioni assistenziali dell’Inps (“assegno sociale” e ‘pensione agli invalidi civili’) e assegno di maternità concesso dai Comuni.
Puoi chiedere il ricongiungimento familiare?
Protezione temporanea: si
Protezione speciale: no
Protezione internazionale: Nel caso di riconoscimento della protezione internazionale (status di rifugiato o protezione sussidiaria), si.
Puoi convertire il permesso in uno per lavoro?
Protezione temporanea
Ad oggi non è prevista la conversione in permesso di soggiorno per motivi di lavoro
Protezione speciale
Ad oggi no (differentemente dal caso in cui la protezione speciale sia riconosciuta dalla commissione territoriale).
Protezione internazionale
Nel caso di riconoscimento della protezione internazionale (status di rifugiato o protezione sussidiaria), si. Nel caso di protezione speciale riconosciuta dalla Commissione territoriali, la conversione è possibile solo in alcuni casi.
Hai diritto al titolo di viaggio?
Protezione temporanea
Si, nei casi di comprovata necessita la persona può chiedere un documento equivalente al Passaporto del Paese di origine
Protezione speciale
No, ma possono esserci delle eccezioni, qualora ci siano motivi soggettivi o oggettivi che impediscano il rilascio che passaporto da parte del Paese di origine (ad esempio, fondato timore ad avere contatti con la rappresentanza diplomatica del proprio paese, impossibilita di produrre i documenti richiesti dall’Ambasciata ai fini del rilascio del passaporto, assenza della rappresentanza consolare in Italia)
Protezione internazionale
Nel caso di riconoscimento di status di rifugiato, si.
Nel caso di riconoscimento di protezione sussidiaria, si, se la persona non può rivolgersi alle autorità del Paese di origine.
Hai diritto alia accoglienza in caso di mancanza di mezzi di sostentamento?
Protezione temporanea
Si, presso i centri di accoglienza governativi o prefettizi o presso le strutture del Sistema di accoglienza e integrazione. Se hai necessita di accedere all’accoglienza, fallo presente in Questura, oppure rivolgiti alla Prefettura della tua zona (Ufficio chiamato “Area IV”).
Protezione speciale
Si, presso i centri di accoglienza governativi o prefettizi o presso le strutture del Sistema di accoglienza e integrazione.
Protezione internazionale
Si, presso i centri di accoglienza governativi o prefettizi o presso le strutture del Sistema di accoglienza e integrazione.
Hai diritto al contributo di sostentamento in caso di sistemazione autonoma (300 euro pro capite)?
Protezione temporanea
Si, se la persona non è accolta in un centro di accoglienza o comunque nel quadro di misure finanziate dalla protezione civile. Il contributo può essere richiesto fin dalla presentazione della domanda di protezione temporanea e solo una volta, per una durata di tre mesi. Per la presentazione della richiesta, e necessario avere la ricevuta della richiesta di protezione temporanea (che include il codice fiscale) e il documento del Paese di origine presentato in Questura.
Protezione speciale: No
Protezione internazionale: No
Puoi viaggiare dopo avere ottenuto il permesso di soggiorno?
Protezione temporanea
Si, fino a 90 gg consecutivi all’interno dell’area Schengen. In attesa del rilascio del permesso di soggiorno e possibile viaggiare, con passaporto biometrico, ma solo nei primi 90 gg successivi all’ingresso in area Schengen
Protezione speciale
Si, fino a 90 gg consecutivi all’interno dell’area Schengen. In attesa del rilascio del permesso di soggiorno e possibile viaggiare, con passaporto biometrico, ma solo nei primi 90 gg successivi all’ingresso in area Schengen
Protezione internazionale
Si, fino a 90 gg consecutivi all’interno dell’area Schengen. In attesa del rilascio del permesso di soggiorno e possibile viaggiare, con passaporto biometrico, ma solo nei primi 90 gg successivi all’ingresso in area Schengen
Puoi tornare nel Paese di origine?
Protezione temporanea
Non esistono specifiche norme che impediscano il ritorno nel Paese di origine di una persona con la protezione temporanea.
Protezione speciale: Si
Protezione internazionale
Nel caso di riconoscimento della protezione internazionale (status di rifugiato o protezione sussidiaria), se si torna nel proprio Paese di origine, al rientro le autorità italiane (la Commissione Nazionale Asilo) possono iniziare una procedura per capire i motivi e le modalità del viaggio, e se il rientro e legato al fatto che non ci sono più rischi nel Paese di origine. La persona interessata e invitata ad un colloquio e può spiegare i motivi del viaggio, il modo in cui lo ha condotto e dare ogni altra informazione sui rischi nel Paese di origine e sulla sua vita in Italia.
Se hai già fatto domanda di Protezione Temporanea (o sei già___0 in possesso di un Permesso per Protezione Temporanea) puoi fare domanda di Protezione Internazionale?
SI.
- Al titolare di protezione temporanea deve essere consentito di poter presentare una richiesta di protezione internazionale in qualunque momento
- L’esame della richiesta di Protezione Internazionale del titolare di Protezione Temporanea e rimandato al momento in cui cesserà la Protezione Temporanea
- Alle richieste di Protezione Internazionale proposte da titolari di Protezione Temporanea si applica il Regolamento Dublino (con raccomandazione di utilizzo clausole discrezionali)
- Il riconoscimento della Protezione Internazionale (a meno che non vi si rinunci) non consente l’accesso alla Protezione Temporanea
Cos’e il Regolamento Dublino?
La legge europea che impone I ‘esame delle richieste d’asilo dei migranti al primo paese di sbarco. Definisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l’esame di una domanda di protezione internazionale presentata dal cittadino di Paese Terzo o apolide.
- La competenza per l’esame di una domanda di protezione internazionale ricade sullo Stato che ha avuto il ruolo maggiore sull’ingresso e soggiorno del richiedente nel territorio degli Stati membri, salvo eccezioni. lo Stato individuato dal Regolamento Dublino come competente a esaminare la domanda sarà poi anche lo Stato in cui la persona dovrà restare una volta ottenuta la protezione.
DECRETO FLUSSI
Il decreto flussi fissa annualmente le quote di ingresso dei cittadini stranieri non comunitari, che possono varcare i confini del nostro paese per ragioni di lavoro subordinato, autonomo e stagionale. Lo possono fare attraverso i permessi di lavoro. Per il 2023 stabilisce che potranno entrare legalmente in Italia per lavorare 82.705 persone extracomunitarie; di queste 44mila come lavoratori stagionali.
La domanda di decreto flussi può essere presentata da un datore di lavoro italiano o straniero regolarmente soggiornante, nei confronti di un lavoratore straniero ancora residente all’estero.
PERMESSI CONVERTIBILI IN PERMESSI DI LAVORO
- studio, tirocinio o formazione può essere convertito, prima della sua scadenza, in un permesso di soggiorno per motivi di lavoro nell’ambito delle quote stabilite dal decreto flussi
- l lavoratore straniero autorizzato ad entrare in Italia per lavoro stagionale, può convertire (sin dal primo ingresso in Italia) il permesso di soggiorno per lavoro stagionale in altro per lavoro subordinato – a tempo determinato o indeterminato, nell’ambito delle quote disponibili stabilite dal decreto flussi
- minore età
- protezione sociale
- vittime di violenza domestica (ora denominato casi speciali)
- permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo rilasciato da altro stato membro dell’unione europea
- per calamità
- per residenza elettiva
- per acquisto della cittadinanza o dello stato di apolide
- per attività sportive
- per lavoro di tipo artistico
- per motivi religiosi
- per assistenza di minori
- per cure mediche
NON PUOI LAVORARE IN ITALIA
- studio, tirocinio o formazione può essere convertito, prima della sua scadenza, in un permesso di soggiorno per motivi di lavoro nell’ambito delle quote stabilite dal decreto flussi
- l lavoratore straniero autorizzato ad entrare in Italia per lavoro stagionale, può convertire (sin dal primo ingresso in Italia) il permesso di soggiorno per lavoro stagionale in altro per lavoro subordinato – a tempo determinato o indeterminato, nell’ambito delle quote disponibili stabilite dal decreto flussi
- minore età
- protezione sociale
- vittime di violenza domestica (ora denominato casi speciali)
- permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo rilasciato da altro stato membro dell’unione europea
- per calamità
- per residenza elettiva
- per acquisto della cittadinanza o dello stato di apolide
- per attività sportive
- per lavoro di tipo artistico
- per motivi religiosi
- per assistenza di minori
- per cure mediche
IL CONTRATTO DI LAVORO
Il contratto di lavoro e un accordo che viene sottoscritto tra lavoratore e datore di lavoro (o agenzia per il lavoro).
Include informazioni come:
- il tipo di lavoro che dovrà essere svolto
- i dati del lavoratore
- la sede dell’azienda e il luogo di lavoro
- la retribuzione e i benefici economici
- i termini e le condizioni del rapporto lavorativo
Fornisce tutele e protezione sia al dipendente che al datore di lavoro; garantirà sicurezza al dipendente, limitando la capacità di chi lo assume di terminare il rapporto senza preavviso.
Quali sono le tipologie di contratti di lavoro?
I diversi tipi di contratto di lavoro variano a seconda del settore d’impiego secondo le norme di legge previste dal contratto collettivo nazionale del lavoro (CCNL).
I contratti di lavoro si dividono in due tipi:
- subordinato – il dipendente mette a disposizione il proprio lavoro a un datore di lavoro, nel settore pubblico o privato, in cambio di una retribuzione
- parasubordinato – tipologia contrattuale, come il lavoro a progetto, con caratteristiche intermedie tra il lavoro subordinato e quello autonomo.
Documenti necessari per l’assunzione
- documento d’identità in corso di validità (passaporto del paese d’origine o carta identità italiana o UE)
- permesso di soggiorno valido o se in fase di rinnovo vecchio permesso e ricevuta richiesta rinnovo
- Codice fiscale
TIPOLOGIE DI CONTRATTI DI LAVORO SUBORDINATO (O DIPENDENTE)
CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO
Offre più garanzie, tutele e stabilita al lavoratore. Non c’è scadenza temporale: il rapporto termina solo se il dipendente viene licenziato o si dimette, previo periodo di preavviso.
CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO
Il lavoratore e chi lo assume stabiliscono un termine alla durata del rapporto. Il lavoratore deve attendere la fine del contratto per dimettersi, o rischia di dover risarcire i danni.
LAVORO PART-TIME
Può essere di tipo indeterminato o determinato e prevede dalle 16 alle 30 ore settimanali
- part-time orizzontale: il dipendente lavora un numero di ore uguali tutti i giorni della settimana, solitamente 4 o 5
- part-time verticale: il dipendente lavora in giorni specifici in full-time
- part-time misto: combinazione delle due tipologie precedenti, con alcuni giorni a tempo pieno e altri con orario ridotto.
CONTRATTO INTERMITTENTE O A CHIAMATA
Il contratto di lavoro intermittente e il contratto mediante il quale un lavoratore si pone a disposizione di un datore per lo svolgimento di una prestazione di lavoro “su chiamata”.
CONTRATTO DI SOMMINISTRAZIONE
Può essere indeterminato o determinato, sono coinvolte tre parti:
- lavoratore
- datore di lavoro
- agenzia per il lavoro (somministratore)
Il lavoratore e assunto e retribuito dall’agenzia autorizzata.
CONTRATTO DI APPRENDISTATO
Contratto finalizzato alla formazione e all’occupazione giovanile, rivolto ai ragazzi di età tra i 15 e i 29 anni.
ORARIO Dl LAVORO
LE ORE DI STRAORDINARIO
Per le ore straordinarie esiste un limite: non possono superare le 8 ore settimanali e le 250 ore annuali. In nessun caso il lavoratore può lavorare più di 48 ore nell’arco di 7 giorni. Questo limite deve essere calcolato come media di un periodo non superiore ai 4 mesi, escludendo dal calcolo le ferie, le malattie, gli infortuni e la maternità mentre sono da conteggiare i permessi lavorativi.
Una norma che fissa il numero massimo di ore lavorative in Italia non esiste.
L’orario normale di lavoro e fissato a 40 ore settimanali ma si tratta di un massimale flessibile.
I contratti collettivi di lavoro possono ridurlo ed è possibile che l’azienda chieda al lavoratore di effettuare anche delle ore di straordinario.
La regolamentazione dei riposi fornisce un’indicazione circa il numero massimo di ore di lavoro al giorno.
Il lavoratore ha il diritto a 11 ore di riposo continuativo ogni 24. Una giornata lavorativa non può eccedere le 13 ore. Ogni 6 ore deve essere prevista una pausa minima di 10 minuti.
L’orario di lavoro e regolamentato dal Decreto legislative 66/2003, che ha recepito le Direttive comunitarie 93/104/CE e 2000/34/CE.
IL LAVORO IN PROPRIO
Il lavoratore in proprio, può gestire in autonomia il suo tempo e assume un’obbligazione di risultato nei confronti del committente.
Il lavoro in proprio non gode del diritto alle ferie, di permessi, di giorni di riposo e di una durata massima dell’orario lavorativo.
Settori: artigianato, commercio, libere professioni (ristoratori, architetti, ingegneri, avvocati, giornalisti, ecc.).
Per lavorare in proprio e necessario aprire una Partita IVA e scegliere in che regime operare.
DOVE APRO LA PARTITA IVA? Agenzia delle entrate
DOVE POSSO CHIEDERE INFO? Presso i sindacati, CAF o patronati, commercialista
CATEGORIE PROTETTE
- persone con invalidità civile superiore al 45%
- invalidi sul lavoro con invalidità superiore al 33%
- invalidi di guerra e civili di guerra
- persone non vedenti, con una vista pari o inferiore a un decimo
- persone sordomute
- vedove, orfani, profughi, vittime del terrorismo e della criminalità organizzata
COME ISCRIVERSI ALLE CATEGORIE PROTETTE?
- medico di base rilascia un certificato dove viene spiegata la natura e i sintomi della disabilità.
- Il documento deve poi essere portato al CAF così! da aprire una pratica INPS con la richiesta di valutazione.
- L’INPS convoca la persona per sottoporla al giudizio di una commissione sanitaria di zona. L’esito, ricevuto tramite verbale sul sito dell’INPS.
- recarsi presso il centro per l’impiego della propria Provincia nei seguenti casi
- Si entrerà così! a far parte di una graduatoria per il collocamento mirato, volto a favorire l’inserimento nel mondo del lavoro delle Categorie Protette.
INPS
- Gestione ed erogazioni pensioni di natura previdenziale.
Tali prestazioni sono finanziate da ogni lavoratore attraverso i contributi. L’INPS si occupa della liquidazione delle seguenti pensioni previdenziali: - pensione di vecchiaia o pensione di anzianità o pensione ai superstiti o assegno ordinario di invalidità o pensione di inabilita o pensione supplementare di vecchiaia o pensione in convenzione internazionale per il lavoro svolto all’estero
- Prestazioni di natura assistenziale
Le pensioni “assistenziali” (invalidità civile, integrazione delle pensioni al trattamento minimo, assegno sociale) si configurano invece come interventi dello stato sociale, e sono quindi gestite da I Istituto al di fuori di un rapporto assicurativo attraverso il pagamento da parte dello Stato. - La gestione delle prestazioni a sostegno del reddito
L’istituto si occupa anche di corrispondere tutte le prestazioni a sostegno del reddito
AGENZIA DELLE ENTRATE
Ente pubblico che risponde al Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Obiettivo: occuparsi dell’attività di applicazione della normativa tributaria e I ‘attività di accertamento fiscale e riscossione dei tributi.
Svolge servizi che possono riguardare le imposte sugli immobili, le imposte sul lavoro, e le diverse tasse che il sistema italiano prevede per i cittadini.
INFORTUNI SUL LAVORO
“Per infortunio sul lavoro si intende ogni lesione originata, in occasione di lavoro, da causa violenta che determini la morte della persona o ne menomi parzialmente o totalmente la capacità lavorativa”.
Per poter parlare di infortunio e far scattare quindi la copertura assicurativa INAIL, devono avere luogo le seguenti circostanze:
- causa violenta che porta a una lesione psico-fisica
- nesso tra l’evento traumatico e la prestazione di lavoro
- postumi che costringano il lavoratore a dover stare a casa per più di tre giorni.
L’infortunio sul lavoro e generato da una causa o un evento violento, per malattia professionale si intende una patologia sviluppata dal dipendente all’interno di un ambiente lavorativo a rischio.
Come comportarsi in caso di infortunio?
Si deve informare il datore di lavoro
Il dipendente ha l’obbligo di rivolgersi al medico aziendale, di famiglia o al pronto soccorso per effettuare una visita medica ed ottenere il certificate con la diagnosi e i giorni di inabilità al lavoro
Il certificato dev’essere consegnato al datore di lavoro, il quale informerà a sua volta I’lNAIL
La denuncia dell’infortunio deve essere presentata per via telematica:
entro due giorni da quello in cui il datore ne e venuto a conoscenza
entro ventiquattr’ore per infortuni mortali. L’azienda e tenuta a denunciare anche i casi di infortunio non gravi.
DISOCCUPAZIONE – NASPI
La Nuova Assicurazione Sociale per I’lmpiego (Naspi) e una indennità mensile di disoccupazione per lavoratori con rapporto di lavoro subordinato, erogata in relazione a eventi di disoccupazione involontaria.
La Naspi spetta dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro. Viene corrisposta mensilmente per un numero di settimane pari alla meta delle settimane contributive presenti negli ultimi quattro anni.
La domanda deve essere presentata all’INPS esclusivamente in via telematica. Può essere presentata solo dopo la cessazione del rapporto di lavoro.
La concessione della prestazione Naspi e condizionata alla sottoscrizione, da parte del richiedente, di un patto di servizio personalizzato presso i centri per l’impiego.
La presentazione della domanda di Naspi equivale al rilascio della dichiarazione di immediata disponibilità (DID) allo svolgimento di attività lavorativa e alla partecipazione alle misure di politica attiva. Nei 15 giorni successivi alla presentazione della domanda, il richiedente deve recarsi presso il centro per l’impiego per la stipula del patto di servizio personalizzato. In mancanza, l’assicurato e convocato dal centro per l’impiego.
I SINDACATI
I sindacati sono organizzazioni costituzionalmente garantite e hanno la funzione di farsi promotrici degli interessi e dei bisogni dei lavoratori oppure dei datori di lavoro.
Esistono pertanto associazioni che rappresentano i dipendenti (organizzazioni dei lavoratori) e i datori di lavoro (associazioni datoriali o di categoria).
CHE AIUTO POSSONO DARE I SINDACATI
- aiuto durante situazioni complesse controversie di lavoro controllo buste paga
- supporto nell’impugnazione del licenziamento e/o altri provvedimenti disciplinari
- tutela e assistenza del lavoratore nei confronti di enti
- previdenziali e assicurativi
- formazione
- sportelli migrazione per supporto pratiche legali corsi di italiano
ALCUNI SINDACATI
- CGIL (CONFEDERAZIONE GENERALE ITALIANA LAVORATORI)
- CISL (CONFEDERAZIONE ITALIANA SINDACATI DEI LAVORATORI)
- UIL (UNIONE ITALIANA DEL LAVORO)
- UGL (UNIONE GENERALE DEL LAVORO)
- USB (UNIONE SINDACALE DI BASE)
LO SPORTELLO COMUNALE PER IL LAVORO
Lo Sportello Lavoro e un servizio di orientamento rivolto ai residenti e/o domiciliati del Comune di Bologna e ha l’obiettivo di sostenere le persone nell’individuazione e realizzazione del proprio progetto professionale e formativo. Può accogliere persone in cerca di occupazione e persone che desiderano cambiarla.
Il servizio di orientamento si svolge seguendo una serie di processi che permettono, anche attraverso la realizzazione del curriculum, l’individuazione dei bisogni e degli obiettivi che l’utente vorrebbe raggiungere per comprendere anche l’occupazione più adeguata al suo profilo e favorire, laddove necessario, un affiancamento nella ricerca del lavoro.
STEP IMPORTANTI:
- COSTRUZIONE DELL’OBIETTIVO
- COSTRUZIONE/REVISONE/RICOSTRUZION E CV
- STUDIO DEL MERCATO DEL LAVORO
- RENDERE AUTONOMO L’UTENTE NELLA RICERCA DEL LAVORO
- RIDEFINIZIONE DELL’OBIETTIVO
MATERNITA’ E LAVORO
Sicurezza
Il datore di lavoro e tenuto a rispettare i divieti imposti alia donna in stato di gravidanza e a permetterle di svolgere il suo lavoro senza rischi per la salute (sua e del bambino).
Come si applicano queste tutele?
Con un eventuale cambiamento nelle mansioni o con uno spostamento di ruolo. Non rispettare questi obblighi può costare al datore di lavoro l’arresto fino a sei mesi.
Il congedo di maternità
- Riguarda sia il lavoro a tempo determinato che il lavoro a tempo indeterminato
- Obbligo di astensione dal lavoro: due mesi prima della data presunta del parto e tre mesi dopo. In alternativa, il congedo di maternità può iniziare il mese prima del parto e protrarsi per i quattro mesi successivi
- La retribuzione della maternità obbligatoria e dell’80% della paga giornaliera
- Il periodo di astensione dal lavoro può proseguire con la richiesta del congedo parentale facoltativo
IL CURRICULUM VITAE
II CV e il documento che serve a presentare
- il percorso di formazione
- le esperienze di lavoro
- le competenze e le capacità personali
- gli obiettivi e i risultati raggiunti
Può essere personalizzato o europeo.
Che cosa scrivere?
Dati personali: vanno scritti all’inizio del documento. Aggiungi nome, cognome, residenza, indirizzo e-mail, telefono, eventuali account social e sito web personale
Esperienze professionali: mostra i tuoi successi e le posizioni di responsabilità che hai ricoperto in passato
Esperienze formative: dalla più recente alla più datata, compresi master e stage
Conoscenze linguistiche: indica quali padroneggi e il livello acquisito
Conoscenze tecniche: informatica, programmi di grafica, ecc.
Obiettivi e ambizioni professionali: dedica solo una riga di testo ai tuoi obiettivi, giusto per far comprendere che sai cosa vuoi
Consenso al trattamento dei dati personali: fondamentale, e da scrivere alla fine nel CV in un carattere più piccolo.
Es.: Autorizzo il trattamento dei dati personali contenuti nel mio curriculum vitae in base all’art. 13 del D. Lgs. 196/2003 e all’art. 13 del Regolamento UE 2016/679 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali.
Firmare il Curriculum in corrispondenza di questa frase.
Aiuto nella stesura del CV: RIVOLGITI A DEGLI ENTI SUL TERRITORIO!
– SPORTELLI PER IL LAVORO DEL COMUNE
– CENTRO PER L’IMPIEGO
– ASSOCIAZIONI
– AGENZIE PER IL LAVORO
LA LETTERA DI PRESENTAZIONE
COSA SCRIVERE:
- introduzione: e importante indicare la fonte dell’annuncio e la posizione per la quale ci si Candida;
- presentazione del candidato e dei suoi punti di forza:
sintetizzare le proprie Skills e collegarle alle proprie esperienze rimandando ai requisiti richiesti nell’annuncio di lavoro;
- motivazioni indicare infine quali sono gli stimoli e le ambizioni professionali che fanno propendere proprio per quell’opportunità lavorativa e per quell’azienda.
QUALCHE CONSIGLIO
- LEGGERE CON ATTENZIONE L’ANNUNCIO DI LAVORO (HARD E SOFT SKILLS RICHIESTE, ESPERIENZE PREGRESSE)
- RACCOGLIERE INFORMAZIONI SULL’AZIENDA E LA SUA MISSION
- VALUTARE IL PROPRIO PROFILO E TROVARE I NOSTRI PUNTI DI FORZA
- RACCONTARE IN 10-15 RIGHE LE NOSTRE PRECEDENTI ESPERIENZE LAVORATIVE, SOTTOLINEANDO LE COMPETENZE ACQUISITE E CIO CHE CI RENDE PERFETTO
- RILEGGERE CON ATTENZIONE PER EVITARE REFUSI O ERRORI NEL TESTO PRIMA DELL’INVIO
ALLEGARE LA LETTERA DI PRESENTAZIONE AL CV
CORSI DI FORMAZIONE A BOLOGNA
- SPORTELLO COMUNALE
LO SPORTELLO LAVORO PUBBLICA SPESSO SULLA PAGINA FACEBOOK I CORSI DI FORMAZIONE DI CUI VENGONO A CONOSCENZA PER TENERE AGGIORNATI GLI UTENTI
https://www.facebook.com/sportellolavorobologna/
- FORMATEMP
IL FONDO FINANZIA CORSI DI FORMAZIONE GRATUITA PER PERSONE IN CERCA DI LAVORO
- FLASHGIOVANI
IL NETWORK METROPOLITANO DELL’INFORMAGIOVANI GIOVANI DEL COMUNE DI BOLOGNA.
https://flashgiovani.it/index.php/formazione
- PROGETTO ACCOGLIENZA E LAVORO
PROGETTO PROMOSSO DA ASSOLAVORO, L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DELLE AGENZIE PER IL LAVOROIN COLLABORAZIONE CON L’UNHCR PER FORMAZIONE GRATUITA E CONTRIBUTI E AIUTI
■ ORIENTAMENTO E PRIMA INFORMAZIONE
■ CORSI BASE DI LINGUA ITALIANA
■ CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
https://assolavoro.eu/progetto-accoglienza-e-lavoro/
INPS E AGENZIA DELLE ENTRATE A BOLOGNA
INPS
Indirizzo: Via Dei Mille 9/2 – Bologna (BO) o Orario Lun-Ven: 08:30 – 12:30
Servizio: Stampa estratto pagamenti pensione (cedolino pensioni, OBIS-M), Stampa estratto conto contributivo, Stampa MAV, Stampa duplicato verbale sanitario non integrale (con omissis), Stampa Cud e CU, Ricezione documenti.
Agenzia delle Entrate
Indirizzo: VIA MARCO POLO 60 – 40131 BOLOGNA o Indirizzo: VIA LARGA N. 35 – 40138 BOLOGNA
Telefono: 0516103111
Orario di apertura: dal lunedì al venerdì! dalle 8:45 alle 12:45; giovedì! anche dalle 14:30 alle 16:30 – L’Ufficio riceve solo su appuntamento
■ E-mail: dp.bologna.utbologna1@agenziaentrate.it
■ E-mail: dp.bologna.utbologna2@agenziaentrate.it
Patronati e centri di assistenza fiscale (CAF)
Acai – Associazione Cristiana Artigiani Italiani
- Patronato Acai – Via del Monte 3, Bologna, Tel: 051 262057, E-mail: patronatoacai.bo@gmail.com
- Caf Acai – Via del Monte 3, Bologna, Tel: 051 238322, E-mail: info@acaibo.it ACLI – Associazione Cristiana Lavoratori Italiani
- Patronato Acli – Via Giorgio Ercolani 7/P, Bologna, Tel: 051 522105, Fax 051 558363, E-mail: bologna@patronato.acli.it
- Caf Acli – Via Lame 116 Bologna, Tel: 051 522066, E-mail: viaemilia@acli.it Cgil – Confederazione Generale Italiana del Lavoro
Patronato Inca – Via Marconi 67/2, Bologna, Tel: 051 244710, E-mail: inca@bo.cgil.it
- Caf Teorema – Via Torreggiani 3/2, Bologna, Tel: 051 4199333, E-mail: info@teorema.bo.it Cia – Confederazione Italiana Agricoltori
- Patronato Inac – Via Bigari 5/2, Bologna, Tel: 051 6314411, E-mail: inacbologna@cia.it
- Caf Cia – Via Bigari 5/2, Bologna, Tel: 051 6314411, E-mail: bologna@cia.it Cisl | Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori
- Patronato Inas – Via Amendola 4/d, Bologna, Tel:051 256711, E-mail: bologna@inas.it Caf Cisl – Via Amendola 4/d, Bologna, Tel: 051 256711, E-mail: responsabile.fiscale.bologna@cisl.it / rf.bologna@cisl.it
Cna Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della piccola e media impresa Patronato Epasa – Via Riva Reno 58, Bologna, Tel: 051 526014 / 051 526047, E-mail: d.degliesposti@bo.cna.it
Caf Cna
- Borgo Panigale – Via Piero Jahier 2, Bologna, Tel: 051 299010, E-mail: borgopanigale@bo.cna.it
- Centro Storico – Via Riva Di Reno 58, Bologna, Tel: 051 299028, E-mail: centrostorico@bo.cna.it
- Navile – San Donato – Via dell’Arcoveggio 74, Bologna, Tel: 051 299002, E-mail: navile@bo.cna.it
- Reno – Via Battindarno 143/2, Bologna, Tel: 051 564574, E-mail: cnaperte@bo.cna.it
- San Vitale – Mazzini – Via Larga 15/7, Bologna, Tel: 051 299006, E-mail: mazzini@bo.cna.it Coldiretti
- Patronato Epaca – Via Galliera 26, Bologna, Tel: 051 6388648, E-mail: bologna@coldiretti.it
- Caf Coldiretti – Via Galliera 26, Bologna, Tel: 051 6388648, E-mail: bologna@coldiretti.it Confagricoltura
- Patronato Enapa – Via degli Orti, 44 Bologna, Tel: 051 6232030, E-mail: bologna@enapa.it
- Caf Confagricoltura.- Via degli Orti, 44 Bologna, Tel: 051 783978, E-mail: caaf@confagricolturabologna.it
Confartigianato
- Patronato Inapa – Via Papini, 18 Bologna,Tel: 051 4222151, E-mail: g.cardarelli@conbfartigianatobologna.it
- Caf Confartigianato – Via Papini 18, Bologna,Tel: 051 4222150, E-mail: m.sammarchi@confartigianatobologna.it
Confcommercio
- Patronato Enasco – Strada Maggiore 23, Bologna, Tel: 051 6487530, E-mail: enasco.bo@enasco.it
- Caf 50&Piu – Strada Maggiore 23, Bologna, Tel: 051 6487530, E-mail: enasco.bo@enasco.it
Confesercenti
- Patronato Itaco – Via del Commercio Associato 30, Bologna, Tel: 051 6339911, E-mail: bo.bologna@epasa-itaco.it
- Caf Confesercenti – Via del Commercio Associato 30, Bologna, Tel: 051 6339911, E-mail: info@confesercentibo.it
Confeuro
- Via Mascarella 74/a, Bologna, Tel: 051 235788, E-mail: bologna@patronatolabor.it
Fna – Federazione nazionale agricoltura
- Patronato Epas – Via Stalingrado 16/3E, Bologna, Tel: 051 0933495, E-mail: bolognafna@gmail.com
- Caf Italia Bologna – Via Stalingrado 16/3E, Bologna, Tel: 051 0933495, E-mail: bolognafna@gmail.com
Mcl – Movimento Cristiano dei Lavoratori
Patronato Sias – Via Lame 112/B Bologna, Tel: 051 520388, Fax: 051 5284882, E-mail: bologna@patronatosias.it
- Caf Mcl – Via Lame, 112/F Bologna, Tel: 051 520388, E-mail: info@mcl-centroservizi.it
- Caf Ugl – Via Santa Margherita 9, Bologna, Tel: 051 224227, Cell: 349 0054918, E-mail: bolognaugl@gmail.com
Uil
- Patronato Ital-Uil – Via Serena 2/2, Bologna, Tel: 051 525462, E-mail: italbologna@gmail.com
- Caf Uil Venere – Via Serena 2/2, Bologna, Tel: 051 6334376, E-mail: cafuil.bo0@cafuil.it
Uci – Unione coltivatori italiani
- Patronato Enac e Caf Uci – Via S. Felice 136/A, Bologna, Tel: 051 4111203, E-mail: info@uci.it
RICERCA DEL LAVORO A BOLOGNA
- SPORTELLO COMUNALE PER IL LAVORO
Indirizzo: Vicolo Bolognetti, 2, Bologna
Telefono: 0512197114
Orario: Su Appuntamento.
Telefonare:
■ Lun-Ven 10-14 per informazioni;
■ Lunedi e Mercoledì 10-12.30 per fissare un colloquio.
■ Sabato, festivi e 4 ottobre (festa di San Petronio) chiuso.
Servizio: consulenze orientativa; aiuto alla redazione e aggiornamento del curriculum vitae; informazioni riguardanti la ricerca attiva di lavoro.
- CENTRO PER L’IMPIEGO
Indirizzo: VIA FRANCESCO TODARO 8/A, BOLOGNA
Telefono: 051 5279337
■ 051 5279312 – ufficio collocamento mirato per i lavoratori
Orario di apertura:
■ lun-ven: 09.00-13.00 (informazioni telefoniche)
■ mar, gio 14.30-16.30 solo su appuntamento;
Agosto: 9.00 – 13.00;
o E-mail: impiego.bologna@regione.emilia-romagna.it
- INSIEME PER IL AVORO
Indirizzo: Piazza Rossini 3, a Bologna. Vi si accede dalla portineria di via Zamboni 13.
Telefono: 0516598210; 39 353.406 0923
E-mail: info@insiemeperillavoro.it
Orario:
■ mercoledì dalle ore 10.00 alle ore 12.30 (servizio di Help Desk Iscrizioni su appuntamento)
■ mercoledì dalle 10.00 alle 12.30. (per prendere appuntamento.
■ lun-ven dalle 9 alle 13 – Segreteria (chiamando il cell)
AGENZIE PER IL LAVORO BOLOGNA
Se stai cercando lavoro, puoi richiedere la consulenza di agenzie per il lavoro e società di ricerca e selezione del personale.
Le agenzie per il lavoro effettuano la somministrazione di lavoro (ex lavoro interinale), l’intermediazione tra domanda e offerta, la ricerca e selezione di personale per conto delle imprese.
Le società di ricerca e selezione del personale prestano consulenze alle imprese per individuare e reclutare figure professionali idonee ai bisogni e alla struttura organizzativa dell’azienda committente. Si occupano soprattutto della ricerca di figure professionali ad alta qualificazione (dirigenti, quadri, tecnici, laureati o diplomati con esperienza o specializzazione).
Per una lista completa delle agenzie di lavoro presenti sul territorio bolognese, ti invitiamo a consultare la seguente pagina del Comune di Bologna: https://www.comune.boloana.it/servizi-informazioni/aaenzie-servizi-lavoro